Un itinerario incantevole e tutto italiano: la ciclabile dell’Adda
In Lombardia, e più precisamente a sud del Lago di Como, c’è una zona incantevole che non potete non visitare se amate la natura, i paesaggi fluviali, il piacere del silenzio ma anche le costruzioni storiche, le gite in bicicletta e… il genio di Leonardo da Vinci: come vedete ce n’è per tutti! Questo percorso di circa 18 km, che si snoda in parte su pista ciclabile ed in parte su sterrati, nella tratta completa va da Lecco a Trezzo sull’Adda. Ma io vi voglio parlare della parte secondo me più affascinante, ovvero quello che va dal grazioso paese di Brivio fino alla cittadina di Trezzo, praticamente (anche se sembra impossibile!) a soli 30 km in linea d’aria dalla Piazza del Duomo di Milano!
I panorami di queste zone sono talmente belli che proprio Leonardo Da Vinci si è ispirato per ambientarci “La Vergine delle Rocce”, ma non solo: qui progettò, tra il 1506 e il 1507, il tratto del Naviglio di Paderno. Inoltre sul percorso si incontrano diverse centrali idroelettriche storiche perfettamente funzionanti: sono le centrali che per prime portarono la corrente a Milano. Ecco il percorso che vi consiglio!
Brivio
Questo è il nostro punto di partenza: parcheggiate, poi iniziate a costeggiare il fiume. Passati alcuni romantici scorci sul fiume Adda, vi troverete all’ingresso di un corridoio naturale che costeggia il corso d’acqua. Questa zona è molto fresca e piacevole da percorrere sia a piedi che in bicicletta.
Imbersago
Vi renderete conto di esserci arrivati perchè, dopo una sbarra, troverete una piazzetta con alcune zone ristoro dove potete fermarvi per un caffè o un panino (o se preferite, la classica colazione al sacco!) e il traghetto di Leonardo, o traghetto a fune: tutt’ora in funzione, permette l’attraversamento del fiume da una costa all’altra senza dover ricorrere a ponti. Trovate orari e prezzi qui. Superata la sbarra, potete riprendere il percorso sterrato che corre lungo il fiume.
Paderno d’Adda
Avete raggiunto una delle zone più interessanti del percorso. Qui vedrete la Diga di Robbiate, costruita per alimentare il Canale Edison, il quale fa il suo corso alla destra del vostro sentiero, che ora prosegue in discesa. Per sfruttare il salto fra i due livelli fu realizzata la Centrale Guido Semenza, che potete vedere sull’altra sponda del fiume rispetto a voi.
Proseguendo vi troverete al cospetto dell’altissimo Ponte di San Michele, capolavoro in ferro della fine dell’ottocento: ha appena compiuto 130 anni!! Il ponte collega i paesi di Paderno e Calusco d’Adda, ed è davvero una struttura che non passa inosservata per la sua imponenza!
Poco più avanti del ponte incontrate una costruzione bianca. Qui è stata realizzata una seconda diga, la Diga di Poiret, che dà origine al Naviglio di Paderno; è affiancata dalla chiesetta di S. Maria dell’Addolorata, mentre più a valle iniziano le rapide del fiume Adda.
Le sporgenze che incontrerete tra poco, dette “Tre Corni”, sono quelle che compaiono nel quadro di Leonardo “La Vergine delle Rocce”. In questo tratto di percorso incontrerete anche alcune costruzioni tra cui un ex ricovero per cavalli, ora denominato “Lo Stallazzo”. Vedrete anche il Santuario della Rocchetta, raggiungibile tramite una scalinata.
Porto d’Adda
Eccovi di nuovo di fronte ad un autentico capolavoro storico, la Centrale Bertini: risalente al 1898, fu costruita dalla società Edison per portare energia elettrica a Milano.
Cornate d’Adda
Infine avrete la possibilità di vedere anche la Centrale elettrica Esterle, monumento rinascimentale del 1914 magnifico nei suoi mattoni rossi, che si trova all’altezza della fine del Naviglio di Paderno. Sfruttando le acque della diga di Robbiate, ancora oggi la Centrale produce questa fonte sicura di energia, rinnovabile, economica e pulita!
Trezzo sull’Adda
Siete arrivati alla fine di questa parte del percorso: la ciclabile dell’Adda termina davanti ad una sbarra che chiude la zona pedonale, dove potrete ammirare la Centrale idroelettrica Taccani (degli inizi del 1900 ma anch’essa ben conservata e ancora attiva, di proprietà dell’Enel) e il vicino Castello Visconteo.
Questo percorso si snoda per la maggior parte su strada sterrata in piano ed è percorribile in tutte le stagioni (noi l’abbiamo apprezzato particolarmente in primavera e in autunno), sia a piedi che in mountain bike: ricco di bei paesaggi, animali (uccelli soprattutto), memorie storiche e tecnologiche… insomma un incredibile mix di natura e cultura a due passi da Milano. Prendetevi il vostro tempo, e come noi, amerete questi scorci… e se amate il verde e i sentieri nella natura lombarda, non perdetevi l’evento Boscultura: tra arte, natura e buon cibo!
Conosco molto bene questo posto, ho vissuto lì per 12 anni e ogni domenica andavamo a passeggiare lungo il fiume. Bel posto
Che meraviglia, mi fa piacere avere l’opinione di una persona che conosce questo itinerario così bene!
Ma che bello .. sono stata sul lavo di Como ma non nei dintorni. Questo tuo articolo mi convince a tornare =)
Allora ti aspetto Francesca Maria!
Che meraviglia già la foto di copertina mi aveva conquistata. Mi sono ripromessa quest’anno tra un viaggio e l’altro in giro per l’Europa, di concedermi qualche week end sul Lago di Como e dintorni, pertanto quest’articolo fa proprio al caso mio. Trarrò spunto dai tuoi suggerimenti per visitare anche questi magnifici posti e perdermi tra natura, silenzio, paesaggi fluviali e costruzioni storiche.
Sabina, poi fammi sapere quale posticino hai apprezzato di più!
Certo!
Ciao Xampi, grazie! Sai che anche io dovrei decidermi a portare la reflex, entrambe le volte siamo andati con la bicicletta e mi sono accontentata del cellulare… dalla tua foto profilo immagino avrai scattato bellissimi ritratti di pennutini!! Se ti va pubblicacene qualcuno sulla pagina facebook!!
https://www.facebook.com/viaggiatoripercaso/posts/977007549104966
Bella zona, la faccio spesso con reflex e teleobiettivo in mano. Splendida ma più ” angusta” anche la sponda bergamasca dell’ Adda. Complimenti per l’ articolo. Ciao!!!