Stranezze in viaggio. 5 motivi semiseri per NON girare il mondo
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Stranezze in viaggio. 5 motivi semiseri per NON girare il mondo

Eh sì, girare il mondo è bellissimo. Chi non vorrebbe essere “in vacanza da una vita”? Viaggiare ogni giorno, tornare a casa giusto per fare la valigia e partire nuovamente il giorno dopo? Ehhh… che sogno! O forse… no! Viaggiare, alla fine, non è sempre tutto rose e fiori! Eh già, perchè girare il mondo significa anche incontrare stranezze in viaggio, difficoltà e fatica, e gestire la lontananza dalle comode abitudini di tutti i giorni. Fare una dolorosa selezione degli outfit che potranno partire con noi.

Trovarsi con problemi intestinali, proprio quando sei su un bus a lunga percorrenza e della toilette non c’è traccia nel raggio di chilometri. Affrontare faticosi spostamenti, improvvisarsi esperti in lingue straniere in cui avevamo 4 meno ai tempi della scuola, o adattarsi ad alloggi che non avranno mai la comodità dei nostro letto con doppio strato di memory!

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Ma soprattutto, girare il mondo può metterci davanti a difficoltà e pericoli, imprevisti di viaggio e disavventure, di quelli che ci fanno dire: Ma perchè non ho scelto la riviera?! Eccone alcune “esperienze particolari” che potresti dover affrontare durante un viaggio!

1. Potresti essere morso da animali pericolosi

Forse te lo hanno detto proprio nel momento in cui hai esordito dicendo ai tuoi amici che eri pronto per il tuo primo viaggio in Australia. “Ci sono gli animali più pericolosi del mondo, lì” e tu, hai voglia a spiegargli che una delle attrazioni del viaggio sono proprio gli animali: i canguri, le balene… Certo, la tua aspettativa è di osservarli da lontano con il tuo nuovissimo binocolo, o di prendere in braccio un koala come hai visto in certe foto… sicuramente non ti aspetti di essere morso, come è accaduto a me!

E invece è andata proprio così. Sono in Sudafrica, e mi lascio incuriosire da un esserino piccolo dall’aspetto innocuo, ingenuamente allungo la mano… fino a che faccio un salto, più per la sorpresa che per il dolore, e non mi ritrovo un taglio sanguinante sul dito. Sì, sono stata morsa! E adesso? Sarà velenoso??? Avrò preso la rabbia? Guarirà?! Ma è davvero possibile che… uno scoiattolino grande quanto una mano possa essere così aggressivo?!?

2. Potresti dover condividere strani bagni con estranei

Della Cina e delle stravaganti abitudini dei suoi abitanti sono stati scritte intere enciclopedie. Ma solo se hai avuto la possibilità di visitare alcune tra le zone più remote di questo enorme Paese, probabilmente ti sei trovato in situazioni imbarazzanti come quelle in cui le toilette pubbliche… non hanno le porte. Sì, hai letto bene. In fondo anche in palestra o agli allenamenti siamo abituati a fare la doccia davanti ad altre persone. Però io non mi sarei immaginata di dover condividere con altre fanciulle momenti così …intimi! Per fortuna, i bagni senza porte in Cina stanno scomparendo, spazzati via dalla modernizzazione galoppante degli ultimi decenni. Nelle stazioni ultratecnologiche in cui abbiamo spesso preso il treno, abbiamo trovato toilette modernissime e super funzionali dal design minimal.

Eccole.

bagno-pubblico-cinese

3. Potresti voler diventare vegano (se non lo sei già)

Se non mangi carne, non leggere questa parte… ma soprattutto, non visitare il Marocco, e in particolare Marracheck, durante la Festa del Sacrificio! Noi eravamo completamente impreparati, lo confesso. Solo durante il volo per la capitale del Marocco un ragazzo ci ha anticipato che stavamo per visitare la città in un momento molto, molto speciale. Infatti per un paese arabo questo è il periodo più importante del calendario religioso: l’Aid el-Adha, una festa che riunisce tutta la famiglia per alcuni giorni, un po’ come il nostro Natale.

Secondo il nostro nuovo amico avremmo trovato molti negozi e attrazioni chiuse, ma avremmo anche avuto il previlegio di veder preparata in modo tradizionale una leccornia locale, di quelle da far leccare i baffi. Ebbene, il giorno dopo abbiamo scoperto che questo imperdibile piatto marocchino era nientemeno che… la testa di montone grigliata. La cottura avviene rigorosamente su barbecue improvvisatissimi, come vecchie reti del letto, e per la gioia di tutti, abitanti e turisti… a bordo strada! Noi non siamo vegani, ma dopo quest’esperienza possiamo confermarlo: girare il mondo significa anche confrontarsi anche con tradizioni sconvolgenti che possono farti venir voglia di cambiare idea. Quindi, perchè non ho scelto la riviera?!

4. Potresti dover imparare difficili posizioni di yoga

Lo yoga fa sempre bene, siamo tutti d’accordo! E quando si tratta di dover stare in piedi a lungo, ad esempio in coda per prendere il pullman, un po’ di stretching non può che aiutare. E in Cina sono dei veri maestri in questo: fin da piccoli scelgono di riposarsi, praticamente ovunque ne sentano la necessità, sedendosi comodamente sui propri talloni. Una posizione che, a guardare loro, sembra davvero super pratica e confortevole; e che anche noi non abbiano esitato ad imitare, anche per integrarci con la popolazione locale.
O almeno… ci abbiamo provato!
Dopo quasi tre settimane di ginocchia incriccate, imbarazzanti ruzzoloni e posizioni ridicole, abbiamo deciso che lo squat completo, sia anche una postura umane basilare che abbiamo perso con la nostra occidentalissima vita sedentaria, sarebbe stato un esercizio che avremmo relegato alla palestra. Born to squat… or not!?

5. Potresti dover litigare con un cervo sacro

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Anche in Giappone, nonostante le attrazioni più conosciute siano in realtà templi, lampade di carta, torii e foreste di bamboo, può capitare che ti venga suggerita come attrazione imperdibile quella di scoprire la fauna locale. La fauna in questione sono i cervi sacri di Nara: bellissimi animali dall’aria elegante che possono muoversi liberamente sui marciapiedi e in mezzo alle strade, e che non è difficile trovarsi accanto, o avvicinare per una carezza. Anzi, uno dei suggerimenti per tutti i turisti è di coccolarli con qualche biscotto, che guardacaso viene venduto nelle bancarelle del posto.

Ma nessuno ti avviserà mai che i cervi sacri non solo sono abituati alla gente, e non solo mangiano molto volentieri i biscotti, ma addentano golosamente… qualsiasi cosa tu abbia in mano e non solo! Compresi vestiti, bicchieri di plastica, confezioni e lattine. La parte più difficile è strapparglieli dai denti prima ne facciano il loro pranzo! Ma i cervi, non li dovevamo coccolare?!

6. Potresti venir trattato come una star (stranezze in viaggio piacevoli!)

Vacanze in cina tre settimane

All’inizio, ti sbirciano a distanza con fare diffidente. Poi, uno più coraggioso si avvicina… non parlate la stessa lingua, ma l’intenzione è chiara. “Posso fare una foto con te??” Basta un sorriso, un cenno della testa, ed ecco che anche gli altri prendono coraggio… gli occhi si illuminano, i bambini entusiasti come se avessero davanti il loro supereroe in carne ed ossa improvvisano un Hello stentato. E poi tutti vogliono un selfie con te con te, gente sconosciuta ti offre un passaggio in taxi, sul treno il personale fa di tutto per farti avere il posto migliore, in banca ti cedono il posto. Da viaggiatori squattrinati improvvisamente vi sentite come William e Kate alla loro prima uscita in pubblico: ma non abituatevi, perchè prima o poi dovrete rientrare dal vostro viaggio in Cina e tornerete ad essere dei perfetti, anonimi sconosciuti a casa vostra… e probabilmente ancora più squattrinati!

Stranezze in viaggio, quali sono le tue?

Queste esperienze ci hanno fatto tornare a casa un po’ scombussolati, ma finora… non ci hanno fatto passare la voglia di partire. Però… abbiamo scoperto che viaggiare può migliorare il Curriculum. Come? Scoprilo in questo articolo!

 

Sono Nicoletta, travel blogger e web content editor di Viaggiatori per Caso. Parto appena posso: per riscoprire la mia capacità di stupirmi, per imparare a sorridere davanti alle bellezza delle cose semplici, per apprezzare l’essenzialità, e per scoprire che non c’è posto al mondo che non meriti di essere visto!

28 thoughts on “Stranezze in viaggio. 5 motivi semiseri per NON girare il mondo”

  1. Mi hai fatto morire dal ridere! Che fortuna ho avuto a non essere capitata in Marocco in quel periodo!
    Ma i bagni senza porta!? Penso che me la sarei tenuta

  2. Ho trovato il tuo articolo molto divertente. Per mia fortuna non mi é mai successo niente di particolarmente strano in viaggio.

  3. Bellissima idea quella di scrivere questo articolo😂 cerchiamo sempre frasi motivazionali o modi perfetti in cui viaggiare ma questa guida per fare il contrario mi ha divertita tantissimo!

  4. Oddio, certe che di esperienze e stranezze ne avete proprio raccontare! Io credo che pur di non andare in una toilette a porte aperte, cercherei un cespuglio che nasconde bene o, come mi è successo a Londra, alle 3 di notte quando tutto era chiuso ed ero vicino a Regent’s Park, ti andare sotto ad un ponte e farla lì! Imbarazzante come cosa ma almeno c’era solo il mio ragazzo di guardia a pochi metri più avanti!

  5. quando ho letto il titolo mi sono detta: lo devo leggere! Amo chi riesce a portare leggerezza e buonumore negli articoli ma ammetto che alcune delle cose che hai raccontate non me le sarei mai aspettate (come litigare con un animale sacro). spesso ci perdiamo nelle opere note e nei paesaggi da cartolina e non apprezziamo le piccole cose che ci possono capitare durante un viaggio. Bravissima!

  6. Ahah, troppo forte! Ci voleva un articolo così, pieno di scomode realtà e ironia. Sì, basta declamare i viaggi senza raccontare anche le vicissitudini, che alla fine sono le parti più divertenti del racconto! Io cosa posso dire? Anni fa, destinazione Amsterdam, non so perché con alcuni amici fricchettoni mi sono ritrovata a dormire per terra alla stazione di Bruxelles. Mai più!

  7. La situazione del bagno non la sapevo, ma dovessi viaggiare in Cina andrei in città turistiche. Gli animali mi piacciono e io piaccio a loro, sicuramente ad un cervo darei l’intero pacco di biscotti. Sul cibo sto molto attenta, infatti anche in oriente non mi è mai capitato di avere problemi di stomaco, tutti i giorni però prendo i fermenti lattici, cominciando una settimana prima a casa. Poi ero schizzinosa fin da bambina, quindi mi spiace ma niente street food. Pazienza se non seguo i costumi locali e pazienza se spendo qualcosa in più, ma la mia salute e una notte col mal di stomaco valgono bene i soldi spesi. Ma tutti i ristoranti in Marocco facevano la testa di montone bollita? Negli hotel non credo. Stranezze non mi sono capitate, ma io viaggiando da sola pianifico molto bene ogni cosa e ogni spostamento, anche in città, e prima di partire conosco ogni cosa del paese dove vado. L’unica forse stranezza è che a Istanbul i taxi non hanno il satellitare e non conoscono le strade. Dovevo far vedere io con Google Maps la strada ai tassisti, che non parlano inglese, per andare ad un albergo davanti al ponte di Galata, come dire a Milano piazza Duomo. Vedremo nei prossimi viaggi.

    1. Ecco, lo sapevo che ogni viaggiatore ha una stranezza divertente da raccontare!! In effetti a me non è mai capitato di dover mostrare la strada ad un tassista!!
      In Marocco la testa di montone, come spiego nell’articolo, non viene bollita ma grigliata e non è cucinata nei ristoranti, bensì per strada dalle famiglie 😉
      Aspetto le tue prossime esperienze di viaggio allora!

    2. Viaggio spesso e sì, hai ragione, di stranezze quante ne ho incontrate! Spesso partiamo senza informarci su ciò che potremmo trovare

  8. La cosa del bagno e’ molto vera, a volte entri che sono sporchi e a volte scopri di non essere da sola. XD

  9. Oddio queste situazioni non mi sono mai capitate però mi piacerebbe tantissimo essere sempre, o comunque spesso in viaggio.

  10. Mi hai fatto sorridere! Solo che pur essendo motivi semiseri per me alcuni sono veri problemi come gli incontri con gli animali locali e la frequentazione di toilette non proprio come quelle di casa nostra.

  11. in effetti non ci si pensa mai, si parte e vaiiiii, alla scoperta di nuovi mondi, ma quando ci troviamo davanti a queste situazioni? non è sempre semplice gestirle purtroppo

    1. E’ vero Lucy può succedere, ma bisogna proprio fare così, partire senza pensarci troppo, perchè basta un pizzico d’ironia per trasformare un imprevisto in un momento da raccontare!

  12. La cosa bella è che se ci si ferma a ragionare su questa motivazioni in bilico tra ironia e verità, sarebbero motivi validi per non viaggiare ma alla fine è proprio questo il bello no? L’avventura!

    1. Cristina bravissima, è proprio questa la mia idea. Viaggiare è anche imprevisti, sorprese e stranezze, ma sono proprio queste piccole cose che danno sapore ad un viaggio!!

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