Itinerario in Scozia, cosa vedere in una settimana
Questo viaggio risale a qualche tempo fa. Un tour suggestivo ed emozionante che ricordiamo con un filo di malinconia, in parte perchè è stato l’ultimo “vero” viaggio prima della pandemia, un po’ per l’atmosfera misteriosa e per i cieli spesso scuri che abbiamo incontrato durante questo tour.
Itinerario in Scozia, cosa vedere on the road in una settimana
Ecco perchè l’itinerario in Scozia che ti raccontiamo ha per noi un sapore particolare, di libertà e mistero, di spensieratezza e magia, di leggende, mostri e paesaggi straordinari.
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In questo articolo ripercorriamo in nostro tour tra whisky, highlands, castelli e isole.
Cercheremo di non dimenticare consigli, costi e informazioni utili per chiunque volesse replicare questo itinerario scozzese in completa autonomia. Se vuoi sapere perchè abbiamo scelto l’inverno per questo tour, leggi l’articolo Visitare la Scozia in inverno: pro e contro.
Giorno 1: Edimburgo
Raggiungiamo la capitale della Scozia con un volo Ryanair che parte da Milano alle 10:15 e atterra a mezzogiorno circa. Ritiriamo subito l’auto, di cui abbiamo prenotato il noleggio tramite l’efficientissima ed economica Arnold Clark: li contattiamo dall’aeroporto e un loro autista ci viene a prendere all’istante!
Entrati in possesso di quella che sarà la nostra compagna di viaggio per una settimana, partiamo in direzione del B&B che abbiamo prenotato a Midlothian, in periferia di Edimburgo. Sulla strada facciamo una tappa per visitare la Cappella di Rosslyn, l’edificio sacro medievale più enigmatico d’Europa, ricca di misteri e simboli esoterici. Una visita imperdibile e molto suggestiva. Orari di ingresso: 9.30 – 16.30, biglietto £9.50.
Raggiunto il nostro alloggio lasciamo bagagli e auto, poi con un bus di linea (il n°31) andiamo in centro. Ci dedichiamo ad una prima fugace visita della città: torneremo qui tra una settimana! Poi ritiriamo i biglietti per stasera all’Hogmanay Box Office at Bristo Square. E’ il 31 dicembre e parteciperemo al grandioso Hogmanay, la maratona di feste che coinvolge tutta la città dal 29 dicembre fino al primo giorno del nuovo anno!
Restiamo in centro fino al mattino, godendoci la musica dal vivo, i fiumi di birra e gli spettacoli all’aperto. Quando siamo sfiniti prendiamo il bus notturno H31 che parte da Nicolson street e in meno di mezz’ora ci riporta al nostro alloggio. Qui i deliziosi proprietari ci sommergono di auguri e domande nel loro incomprensibile linguaggio… sì perchè, come scopriremo nei giorni successivi, quello scozzese è uno degli accenti inglesi più difficili da capire, anche più traumatico di quello australiano!
Giorno 2: Edinburgo – Aberdeen (261 km)
E’ il primo di gennaio. Ci alziamo presto, i proprietari di casa ci lasciano una favolosa colazione pronta e ci salutano prima di metterci on the road per il nostro tour scozzese di una settimana. Torneremo a Edimburgo alla fine del tour, in modo da visitare tutte le attrazioni. Se avessimo avuto a disposizione una giornata in più, l’avremmo dedicata alla visita di Sirling, antica capitale della Scozia!
La prima tappa è il villaggio di Anstruther, un piccolo borgo di pescatori affacciato sul mare, ricco di fascino, soprattutto in questa fredda giornata di gennaio. Le sue casette colorate in pietra sembrano uscite da una favola, così come il porticciolo con le barche che riposano tranquille.
Proseguiamo con calma per Saint Andrews. Costruita proprio sul mare, la sua incredibile cattedrale un tempo era l’edificio religioso più grande di tutta la Scozia. Oggi se ne possono ammirare solo i resti, ma è un luogo estremamente suggestivo. A poca distanza troviamo il Saint Andrews Castle, uno scenografico castello anch’esso ormai in rovina.
Scozia, cosa vedere nella regione di Aberdeen (Aberdeenshire)
Da non perdere a Saint Andrews è il bellissimo Old Course, la “Cattedrale del Golf”, il campo da golf più grande e famoso al mondo. E’ super scenografico per la sua posizione: finisce su una spiaggia che si affaccia sul mare! Qui che è nato il gioco del golf, ed è qui che si trova il golf club più antico e prestigioso al mondo, il Royal and Ancient Golf Club of St Andrews.
Ultima tappa di oggi è Stonehaven, in particolare il Castello di Dunnottar, location di famosi film come Braveheart, Victor Frankestein e l’Amleto di Zeffirelli. Arroccato su uno scoglio in mezzo ai prati a sorvegliare una magnifica baia, è di sicuro il castello più scenografico e instagrammabile della Scozia. Lo raggiungiamo a piedi, lasciando la macchina nel parcheggio vicino e percorrendo un breve sentiero, ma solo dopo aver fatto rifornimento con fish&chips alla bancarella del parcheggio!
In serata raggiungiamo finalmente Aberdeen. Una città tutta in granito, scavato dalle cave vicino la città, che sotto il sole crea dei riflessi che le hanno fatto guadagnare il soprannome di Silver City. Raggiungiamo il nostro confortevole alloggio per questa notte, il OYO Brentwood Hotel, dopo aver visitato la città con una completissima visita guidata di Aberdeen ed esserci concessi un’ottima cena con birra locale nel pub Old Blackfriars.
Giorno 3: Aberdeen – Fort Augustus (250 km)
Facciamo colazione, partiamo e… un cielo rosa e viola ci travolge. Ci fermiamo per qualche scatto alla St Machar’s Cathedral, uno dei tesori da non perdere della Scozia. È circondato da un cimitero che contiene tombe risalenti al XV secolo, un luogo suggestivo e ricco di magia a pochi passi dal mare.
A meno di un’ora da Aberdeen raggiungiamo la prima meta di oggi: il castello rosa che ispirò Walt Disney per quello di Cenerentola, il Castello di Craigievar. E’ forse il più particolare della Scozia, per la sua struttura ma anche per via del fatto che non è il castello appartenuto ad una famiglia aristocratica. Lo costruì infatti un mercante, Williams Forbes, che si arricchì sempre di più negli anni.
Questo particolare lo si nota anche dalla struttura del castello: i piani inferiori sono molto semplici, mentre quelli superiori realizzati quando Forbes si era già arricchito, sono ricchi di guglie, torrette e fregi. L’interno si può visitare solo in alcuni momenti dell’anno con visita guidata. I giardini sono aperti tutto l’anno dalle 11.00 alle 17.30: noi lo guadiamo (e fotografiamo!) solo dall’esterno.
La tappa successiva è più godereccia: si tratta della Glenfiddich Distillery! Ci dirigiamo quindi verso la Malt Whisky Trail, la strada delle distillerie: chilometri di verde e lunghe strade solitarie, colline e mucche delle Highlands. Sembra di vivere un altro tempo! Qui oltre alla visita e agli immancabili acquisti approfittiamo dell’ottimo ristorante per un pranzo tipico.
Scozia: cosa vedere, ma soprattutto cosa mangiare e bere!
Nel pomeriggio proseguiamo per la Cattedrale di Elgin, detta anche la “Lanterna del Nord”, un’altra scenografica cattedrale in rovina, sicuramente uno dei monumenti medievali più imponenti e affascinanti della Scozia. La guardiamo da fuori.
Passiamo anche nei pressi del Cawdor Castle, a sud-ovest di Nairn, che però apre ad aprile. Ci rimettiamo on the road e raggiungiamo Inverness, bella città a cui dedichiamo qualche ora, di visita, poi proseguiamo per Fort Augustus. Sta diluviando e il buio è assoluto, così rimandiamo l’avvistamento di Nessie a domani! Ci rifugiamo nella nostra stanza privata al Morag’s Lodge, un eccellente ostello da cui ci allontaniamo solo per cena in uno dei pochi ristoranti aperti.
Giorno 4: Fort Augustus – Portree – Dunvegan (244 km)
Questa mattina è ancora coperto, il clima perfetto per apprezzare il Loch Ness View Point, presso cui ci fermiamo prima di intraprendere la strada che ci porterà verso la Trotternish Penisula.
La prima tappa è lo super scenografico Eilean Donan Castle, il castello più celebre, più fotogenico e più fotografato di Scozia, che si trova su un’isoletta nei pressi del villaggio di Dornie. Questo castello è diventato famoso anche per essere stato set di “Highlander, l’ultimo immortale”. L’aspetto esterno cupo e decadente nasconde in realtà sale interne elegantemente arredate e ricche di fascino. Per visitarlo gli orari sono: 09:00 – 16:00 e il biglietto ad adulto costa 10£.
Ripartiamo, e percorrendo bellissime strade raggiungiamo l’Isle of Skye e il villaggio di Portree, capoluogo dell’isola.
Parcheggiamo e ci ritroviamo uno piccolo borgo con un porticciolo pittoresco, incorniciato da tante casette colorate che si riflettono nell’acqua e ci danno un’incredibile sensazione di serenità. Qui le strade hanno nomi evocativi come Stormy Hill Road, che ci mandano letteralmente in brodo di giuggiole!
Dopo una piacevolissima pausa e uno spuntino presso il centrale The Granary Coffeshop, proseguiamo verso quella che forse è una delle destinazioni più affascinanti dell’Isola di Skye, l’Old Man of Storr. Si tratta di una roccia di 55 metri, formatosi attraverso l’erosione degli agenti atmosferici, che è anche il punto più alto di Skye.
Scozia, cosa vedere sull’Isola di Skye
Per arrivarci, guidiamo per 10 km da Portree sulla A855 fino a che troviamo un parcheggio con le indicazioni “Storr Trail”. Lasciamo l’auto, mettiamo gli scarponcini e iniziamo a salire: un sentiero lungo circa 2 km con un dislivello di 300 metri ci porta fino al cospetto del monolite, dall’aspetto mistico e dalla posizione molto panoramica. Nel momento in cui lo raggiungiamo si alza un forte vento e inizia a nevicare: la magia è completa!
Torniamo all’auto, e 5 km circa oltre il parcheggio dell’Old Man of Storr, sulla destra, una breve deviazione ci conduce al Rigg Viewpoint, un belvedere a strapiombo sul mare circondato da prati verdissimi.
Altri tre imperdibili viewpoint, tutti con comodi parcheggi, ci aspettano nel giro di pochi minuti di strada: Lealt Falls, Brother’s Point e Kilt Rock and Mealt Falls Viewpoint. Questi punti panoramici ci mostrano atmosfera e panorami tipici dell’Isola di Skye, con splendide cascate che si gettano direttamente in mare lungo le scogliere.
Scozia, cosa vedere tra castelli e cascate
Attraversiamo ora il Quiraing, un altopiano dove una strada ad un’unica corsia attraversa un paesaggio spettacolare e verdissimo. Riempiamo gli occhi e il cuore di montagne, vallate e casette bianche dai tetti in ardesia grigia, circondate da tante, tantissime pecore, fino a quando raggiungiamo il Duntulm Castle, casa del clan MacLeod. Oramai in avanzato stato di rovina, dell’antica fortezza rimane solo qualche rudere arroccato su un ventoso promontorio. Purtroppo non è più accessibile per motivi di sicurezza, ma il paesaggio circostante e la posizione valgono la visita.
FOTO DUNTULM
Mezz’oretta di guida e siamo al The Isle Of Skye Brewing Company, un birrificio con negozio che vende le proprie birre molto famose sull’isola (orari d’apertura: 10.00 – 17.00). Facciamo qualche acquisto e proseguiamo per Dunvegan, presso cui passiamo la notte e dove scopriamo che il Dunvegan Castle è chiuso (apre da aprile a ottobre). Ci aspetta un’ottima cenetta in uno dei pochi ristoranti aperti, The Dunvegan, e la camera intima e accogliente di Minnies Rooms, a Ceol na mara.
Giorno 5: Dunvegan – Fort William (234 km)
Dopo un’ottima notte e un’abbondante colazione a base di cortesia, dolcetti e formaggi locali partiamo, con il cielo ancora coperto, per raggiungere il Neist Point Lighthouse. Si tratta di uno dei fari più famosi di tutta la Scozia nonché uno dei punti panoramici più belli di Skye. La strada per arrivare (circa un’ora da Dunvegan) è a una sola corsia e quindi occorre un po’ di pazienza: bisogna accostare spesso per dare la precedenza.
Arrivati al piccolo parcheggio lasciamo l’auto. Per raggiungere il faro occorre camminare per di un paio di chilometri su un sentiero asfaltato, ma il meteo non è dalla nostra, e preferiamo evitare! Così continuiamo a piedi per qualche minuto tenendo la destra, e arriviamo a un favoloso punto panoramico.
On the road in Scozia, cosa vedere tra fari e delfini
La sagoma del faro sulla scogliera che affaccia sull’oceano è romantica e suggestiva, e se si è fortunati (noi no, purtroppo!) è anche il luogo ideale per avvistare delfini, balene, delfini, squali e pulcinelle di mare.
Ci rimettiamo on the road e nel giro di un’altra oretta di guida raggiungiamo la celebre Talisker Distillery, a Carbost, sulla riva di Loch Harport. Talisker è uno dei single malt più famosi (e più buoni!) al mondo, per questo non si può non visitare la più vecchia distilleria funzionante di Skye, aperta nel 1830. Il tour base della distilleria costa 10£ e dura 45 minuti, ma ci sono altre tipologie di visite guidate che includono la degustazione finale: ovviamente, la nostra scelta! In questo periodo dell’anno c’è poco turismo, quindi non abbiamo problemi ad entrare, ma in alta stagione consigliabile la prenotazione.
E’ il momento di proseguire: ci aspettano altri splendidi panorami a Elgol. Tra l’altro, ci si arriva percorrendo una splendida strada panoramica, una delle più scenografiche dell’isola. Partendo da Broadford (dopo Portree, il villaggio più grande dell’isola) si guida per 25 chilometri costeggiando il fiordo del Loch Slapin fino a Elgol, per poi proseguire sul promontorio fino alla fine della strada.
Abbandonata l’isola di Skye raggiungiamo Fort William, facendo però uno stop nei pressi del Glenfinnan Visitor Centre per vedere il Gelnfinnan Viaduct, ovvero il drammatico ponte dove passa il treno che va verso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts! A Fort William ceniamo molto bene al The Stables Restaurant & Grill, prima di crollare in un sonno profondo al Fort William Presso Premiere Inn.
Giorno 6: Fort William – Glasgow (226 km)
La giornata di oggi ci porterà a Glasgow, non prima però di esser passati da Glencoe, una delle località più spirituali della Scozia. Percorriamo una meravigliosa vallata di origine vulcanica, che è stata anche set del film di James Bond Skyfall e in diversi film di Harry Potter.
Passiamo anche da Inveraray e dal suo castello, chiuso fino ad aprile, ma spettacolare anche dall’esterno! Dopo una passeggiata nel caratteristico villaggio e qualche acquisto ci rimettiamo in marcia per Glasgow. Ci sistemiamo subito al McLays Guest House, parcheggiamo la macchina e usciamo a piedi.
Prendiamo la cartina e, nel giro di pochi minuti, siamo in centro. Glasgow non è una città che ci resta nel cuore, ma non ci perdiamo comunque le attrazioni principali: George Square, la piazza dedicata a Re Giorgio III d’Inghilterra su cui si affacciano edifici in stile georgiano, e la Glasgow City Chambers; la Cattedrale di Glasgow, o High Kirk of Glasgow, famosa per le sue vetrate colorate e le sue pietre nere. Infine il Lighthouse, il Faro di Glasgow, usato una volta come serbatoio per contenere acqua, che oggi è un museo di design e architettura.
Dopo una tipicissima cena presso il pub The Bon Accord, in cui la gente del posto segue una partita di calcio con la stessa passione dei nostri connazionali, crolliamo nel nostro lettuccio, pronti per la nostra ultima giornata scozzese!
Giorno 7: Glasgow – Edinburgh – Milano (170 km)
Lasciamo Glasgow senza rimpianti e, sulla strada per Edinburgo, vicino a Falkirk, facciamo una deviazione per vedere le due enormi sculture chiamate The Kelpies. I Kelpies sono degli spiriti maligni appartenenti al folklore celtico, demoni acquatici leggendari che infestano i laghi e i fiumi della Scozia.
L’impressionante monumento è composto da due sculture di cavalli che sono le più grandi del mondo: sono alte 30 metri e pesano 600 tonnellate.
Proseguiamo per un’altra mezz’ora di guida per vedere l’ultimo dei molti castelli di questo viaggio: il Blackness Castle.
Noi ci limitiamo ad un momento di relax nell’ampio piano erboso sul lato orientale del castello. Da qui si ha una bellissima vista oltre che sul maniero, sul Firth e sui tre ponti che lo attraversano. Gli orari d’ingresso sono 10.00 -16,00, ma gli interni sono abbastanza disadorni.
Tour della Scozia, cosa vedere a Edimburgo
Dopo mezz’oretta di strada entriamo infine a Edinburgo. Lasciamo l’auto nel grande parcheggio gratuito del Meadowbank Shopping Park, abbastanza periferico ma comodo per raggiungere le attrazioni a piedi. Ci incamminiamo fino al Palazzo di Holyrood House, che visitiamo per £17.50. Qui abitava la famiglia reale scozzese, e ora è residenza ufficiale per la regina Elisabetta II. Poi raggiungiamo la collina verde di Calton Hill e lasciamo che la vista ci incanti. Vediamo tutta Edimburgo in un colpo d’occhio!
Siamo a pochi metri dalla St Giles Cathedral e dallo Scott Monument, memoriale dedicato allo scrittore Sir Walter Scott. Li raggiungiamo percorrendo il Royal Mile, la strada principale della città, che porta fino al Castello di Edimburgo.
Stiamo entrando nella Città Vecchia, un monumento in sé, dove è bellissimo perdersi tra i suoi vicoli, che sono pieni di edifici caratteristici e che ospitano importanti istituzioni come la New College University o la Central Library. Nella stessa zona c’è anche il National War Museum, The Royal Palace e la St. Margaret’s Chapel.
Restiamo a gironzolare per questa città dall’aspetto mistico più a lungo che possiamo, l’atmosfera è magica, le sensazioni che ci ha lasciato la Scozia intense ed autentiche.
Alle 14.30 riconsegniamo la nostra auto al noleggio, e alle 16:30 stiamo volando nuovamente verso Milano.
Viaggio in Scozia: cosa vedere e dove andare
Nonostante prima di partire pensassi che la Scozia fosse un territorio di dimensioni tutto sommato contenute, facilmente visitabile in una settimana, la selezione di cosa vedere e fare è stata spesso difficile! Ma grazie ad una buona programmazione e allassenza di turismo dovuta al periodo, 7 giorni sono stati sufficienti per scoprire al meglio questo regione selvaggia.
Se invece preferisci appoggiarti ad un tour organizzato con guida italiana, ti consigliamo questo ottimo Viaggio in Scozia da Edimburgo a Glasgow di 6 giorni.
Noi non ci saremmo mai stancati dei grandiosi paesaggi scozzesi, dei suoi castelli addormentati, delle sue inquietanti leggende e del suono malinconico e struggente delle cornamuse!
Grazie per il vostro racconto, bellissime foto. Anche grazie a questa vostra esperienza abbiamo acquistato i biglietti aerei da Verona proprio dal 31 dicembre al 7 gennaio. Rispetto la vostra esperienza mi chiedevo se con il senno di poi avreste “saltato” qualche tappa per soffermarvi di più in altri posti.
Grazie
Ciao Daniela, grazie mille! Ti posso dire che il tour ci è sembrato equilibrato, l’Isola di Skye è probabilmente la zona più affascinante ma c’è da dire che nel periodo invernale è anche quella più “desolata” perchè molte attività sono chiuse, valutate voi!
In tutta sincerità ti posso dire che il lago di Lochness è propbabilmente la visita che ci ha più delusi, ma gli abbiamo dedicato davvero poco tempo!
La Scozia è una meta che ha sempre attirato la mia curiosità per la bellezza dei luoghi ma anche per l’aspetto gastronomico. Le vostre foto in effetti mi fanno pensare che la mia curiosità non verrebbe sicuramente delusa visitando la Scozia
La penso esattamente come te, dovresti pensarci seriamente!
La Scozia è sempre stata una delle nostre mete da visitare, grazie a te ho potuto fare un tour virtuale e segnare tutti i punti di interesse, speriamo di tornare a viaggiare senza problemi quanto prima, un articolo ispirato, prezioso e utile grazie.
La Scozia è uno dei quei paesi che continuo a ripromettermi di vedere un giorno, che mi intriga e mi emoziona. In una settimana io non saprei che pesci prendere, fortunatamente il tuo itinerario viene in aiuto, guarda mi hai proprio messo voglia di partire… ancora non avevo deciso dove andare quest’anno in vacanza hihihih
Eeee allora fammi sapere!!!
Da sempre affascinata dalla Scozia e dalle sue meraviglie, grazie a te sono riuscita a fare un tour anche se virtuale, tutti i suggerimenti sono stati annotati e saranno di sicuro preziosi, nel momento in cui decideremo di visitarla, complimenti un reportage fotografico degno di una rivista.
Grazie mille cara Katrin!
Fare il giro della Scozia in auto in autonomia è un nostro sogno, voi avete visitato tanti luoghi bellissimi, complimenti per le foto perchè fanno ben capire la meraviglia della Scozia
grazie mille!
Non so spiegarti il perché ma è da quando ero bambina che ho tanta voglia di visitare la Scozia. Credo che abbia un qualcosa di misterioso e particolare che attiri la mia attenzione. Il tour che avete fatto lo trovo straordinariamente bello e ricco di tante belle emozioni
Anche io avevo le medesime sensazioni e non sono stata delusa!!