Itinerario fai da te in Turchia in camper
Un programma ricco, tante destinazioni bellissime e un posto diverso dove fermarsi ogni sera. 6500 km percorsi on the road grazie al nostro itinerario fai da te in Turchia, sempre da soli, nella totale sicurezza di un paese che ha meravigliosamente sorpreso per l’incredibile varietà di paesaggi, il buon cibo e l’accoglienza della gente.
Muoversi grazie a Freddy, il nostro van furgonato d’epoca, dopo il giro d’Italia della scorsa estate ci ha permesso di visitare in libertà metropoli di grattacieli e i piccoli villaggi rurali, esplorare le valli scavate nel tufo e i camini delle fate, palazzi, moschee, chiese, spiagge, castelli… tutto con una programmazione minima, e spendendo pochissimo!
Questo tour ci ha regalato luoghi affascinanti da visitare e attività a cui dedicarsi, come la crociera sul Bosforo e gli oltre 2000 negozi del Gran Bazar di Istanbul. E ancora, la Cappadocia, dove abbiamo vissuto un’esperienza memorabile in mongolfiera.
Questo è il viaggiare itinerante in van: un continuo cercare, scoprire, sentire, senza limiti!
Il nostro Itinerario fai da te in Turchia ci ha emozionato e ci ha ricordato quanto è bello partire, viaggiare, ma anche quant’è emozionante tornare con qualcosa di prezioso in più.
“Viaggiare ti lascia senza parole, poi ti trasforma in un narratore”.
Ecco i dettagli del nostro itinerario fai da te in Turchia in camper!
G.0 – COMO – GORIZIA \ IT (440 KM)
Partiamo da Como alle 18.30 sotto un nubifragio che ci accompagnerà per tutto il percorso verso est, rallentandoci moltissimo. Arriviamo a Gorizia verso mezzanotte e passiamo la notte in compagnia di altri camperini nel Parcheggio Camper Servis (viale Oriani, 2), un’area gratuita ben tenuta e silenziosa, provvista di carico e scarico.
G.1 – GORIZIA \ SLO – KUZIM \ SRB (574 KM)
Verso le 9.00 partiamo: in pochi minuti passiamo il confine con la Slovenia. Raggiungiamo Ljubljana e poi Zagabria, immettendoci nella E70, che ci porterà fino in Bulgaria. Passiamo velocemente la frontiera con la Croazia. Subito dopo paghiamo il primo casello: il nostro van rientra in categoria 2 (costo 1,22€).
Proseguiamo il viaggio in Croazia attraversando piccoli paesi ordinati e scegliendo una frontiera con la Serbia secondaria, quella di Tovarnik. Nonostante solo 100 metri ci separino dalla Serbia, ci aspettano 2 ore di coda e una minuziosa perquisizione. Quando usciamo dalla dogana è buio, piove e siamo stanchi: decidiamo di fermarci per la notte alla stazione di servizio di Kuzmin a fianco di altri camper. Ora abbiamo un’ora di differenza con l’Italia.
Alle 5.00 ci svegliamo circondati da viaggiatori, soprattutto turchi, che dormono in auto. La notte è stata tranquilla, così partiamo subito per la Bulgaria. Puntiamo alla dogana di Strezimirovci, più defilata ma difficile da raggiungere. Nonostante questo la coda sarà di 4 ore (e solo un minuto di controlli reali). Entrati in Bulgaria il panorama ci emoziona, campi coltivati a mais e girasoli a perdita d’occhio.
Quando arriviamo a Sofia, però, scopriamo che l’area camper che ci interessava non esiste. Proseguiamo quindi fino all’area di sosta di Kostenec presso il Motel Ihtiman, ampia, pulita anche se ha chiuso tutto alle 21.00. Ceniamo, doccia e nanna: sono le 22.30!
G.3 – KOSTENEC \ BUL – ISTANBUL \ TUR (500 km)
La notte alla stazione di servizio è stata fresca e tranquilla: facciamo colazione poi partiamo. Adesso il parcheggio del motel è al completo, ci sono anche auto di lusso! Anche oggi ci aspetta un bel chilometraggio, quindi raggiungiamo la frontiera con la Turchia.
Pur essendoci poca coda dobbiamo fare 3 controlli differenti, così impieghiamo più di un’ora a varcare il confine. E poi…
Siamo finalmente in Turchia!
Entriamo nel Paese dall’autostrada, ma non abbiamo il sistema HGS (obbligatorio), la vignetta dal costo di 480 LT (circa 26€, versione base). Così a Havsa, il primo paese che troviamo, ci fermiamo a fare rifornimento e andiamo all’ufficio postale a comprarlo. Cambiamo anche un po’ di contante (cambio 17.73). Per usare internet e telefonare usiamo la e-Sim Holafly: leggi qui come funziona.
Poi ci rimettiamo in strada: lunghe salite e discese ci portano fino a Istanbul, e più precisamente all’area camper Yenikapı Fatih Municipality Sports, dove resteremo per 3 notti pagando 150 LT (circa 8€) a notte. Facciamo una doccia, usciamo per un giro della città e ceniamo al panoramicissimo Alpek Teras Restaurant, con una vista magnifica sul Bosforo e il tramonto (696 LT).
Se anche tu hai in programma di visitare Istanbul, forse può esserti comodo sapere quali sono le 5 esperienze top da fare a Istanbul (e due da non fare)!
Dopo una bella dormita cominciamo la visita di Istanbul. Camminiamo fino alla piazza Sultanahmet dove troviamo l’Ippodromo Bizantino e la Moschea Blu, purtroppo in ristrutturazione. Noi entriamo comunque: entrambe sono visite gratuite! Per entrare le donne devono coprirsi il capo, e tutti devono lasciare le scarpe all’ingresso.
Orari: tutti i giorni 8:30-11:30, 13:00-14:30 e 15:30-16:45, venerdì dalle 13:30. Rimandiamo invece l’ingresso a Santa Sofia (gratis) perché la coda è interminabile! Visitiamo intanto il vicino Mausoleo dedicato a Sultan Mehmed III (gratuito), poi raggiungiamo l’ingresso della Basilica Cisterna.
Troviamo anche qui una coda lunghissima per il biglietto, che saltiamo acquistando il ticket online qui, selezionando “Yerebatan Sarnıcı”. Il costo è di circa 12,00€ a persona per gli stranieri ed è aperta tutti i giorni (9:00-19:00).
La struttura è straordinaria, con un soffitto a volta e ben 336 colonne, uno spettacolo affascinante a cui dedichiamo circa un’ora. Poi raggiungiamo il vicino Mercato egiziano delle spezie, facciamo qualche acquisto e ci spostiamo alla Moschea Yeni Cami (Moschea Nuova), chiusa perchè in ristrutturazione.
Facciamo una pausa con pide e spremuta d’arancia, e dopo esserci ricaricati raggiungiamo la stupenda Moschea Suleymaniye (Moschea di Solimano il Magnifico), ad ingresso gratuito. Andiamo poi al Gran Bazar, molto turistico e poco interessante se non per la bella struttura che lo ospita.
Preferiamo dedicarci così una pausa con the e narghilè da Anadolu Nargile, dove restiamo un’oretta e spendiamo 140 LT. Sono le 16.00: finalmente entriamo in Santa Sofia senza nessuna attesa (orari: 9:00-19.00, lunedì chiuso)! Rientriamo per una doccia, poi per cena ci fermiamo al Ristorante Chef Murad (costo 460 LT).
Ora vogliamo fare la crociera su Bosforo, ma senza spendere i canonici 50€ a persona con cena: raggiunto il pontile presso il Ponte di Galata trattiamo per una battellata di un’ora. L’esperienza è decisamente più autentica ed economica (200 LT a persona, circa 11,00€).
Istanbul: cosa vedere
G.5 – ISTANBUL
Usciamo per le 9.30 e raggiungiamo a piedi il palazzo Topkapi (9:00-19:00, martedì chiuso). All’ingresso c’è molta fila, ma quando siamo in coda ci indicano una biglietteria automatica che accetta solo carte, evitandoci una lunga attesa. I biglietti sono costosi, ma preferiamo comunque l’ingresso completo comprensivo dell’Harem (420 LT a persona).
Restiamo nel gigantesco palazzo per quasi due ore, poi dopo uno spuntino facciamo, presso la stazione dei treni, la card per i mezzi pubblici (card + biglietti 150 LT).
Poi con il tram che parte da qui arriviamo a Palazzo Dolmabahçe: anche qui la coda per i biglietti è molto lunga e il prezzo alto (300 LT a persona). Restiamo un’ora abbondante: il palazzo è molto esteso, 600 metri lungo la riva europea dello Stretto del Bosforo.
Poi riprendiamo il tram fino in centro per un’ultima passeggiata e una cena buona ma costosissima da Sultan Sofrasi (880 LT, la sensazione è quella che ci abbiano fregati, peccato non aver letto le recensioni prima!), e la metro fino al nostro camper. La metro è moderna, veloce e… un po’ come tutta la città, frequentata da micetti randagi, coccolati dagli abitanti!!
G.6 – ISTANBUL – SAFRANBOLU (374 KM)
Oggi sveglia puntata alle 7.00: dobbiamo uscire da Istanbul prima delle 8.30 per evitare il traffico delirante di questa metropoli e raggiungere la cittadina ottomana di Safranbolu! Facciamo tutte le operazioni di carico e scarico, poi partiamo. Riusciamo ad entrare a pelo nel tunnel sotterraneo Eurasia (Avrasya Tuneli, altezza max 2,80 m) e attraversiamo la zona nuova della città, uno spettacolo di modernissimi grattacieli.
Nonostante il GHS paghimo il primo casell (7,50 LT) ma l’autostrada è eccellente, 4 corsie, nuova e moderna. Facciamo carburante, quattro chiacchiere con il benzinaio e percorriamo per un totale di 393 km continue salite e discese tra pini e vegetazione verdissima: siamo tra i 1000 e i 1200 metri di altitudine. Siamo a Karabuk e alla sua immensa acciaieria alle 14.00, ma quando arriviamo in centro a Safranbolu ci troviamo una città moderna, molto raffinata ma trafficata, senza parcheggi per fermarci. Avvistiamo un poliziotto e chiediamo a lui: dopo una consultazione con i colleghi, senza parlare una parola d’inglese ma con gentilezza (e un disegnino!) ci suggerisce la caserma dei pompieri, per poi da lì spostarci a piedi.
I pompieri effettivamente ci accolgono con entusiasmo, vogliono una foto con noi perché la figlia del comandante è a Milano a studiare! In meno di 10 minuti a piedi stiamo gironzolando tra le strette vie del centro storico, il Carsi, di questa cittadina ottomana tra le meglio conservate della Turchia.
Chiediamo mappa e punti di interesse all’info point e iniziamo mangiamo due piatti tipici all’ottimo ristorante Cizgi Cafe. Spendiamo pochissimo (235 LT), così come in tutti i caratteristici negozietti di vero artigianato che si trovano nel ben conservato centro storico. Disseminata di botteghe di dolci a base di safran (zafferano) e contornata da case tipiche in legno, Safranbolu ci fa assaporare l’atmosfera di un paese autentico e di grande atmosfera, che oggi è sito UNESCO.
Rientriamo al camper per una doccia e una cenetta veloce e poi torniamo in centro per un cay accompagnato da ottima musica locale. L’atmosfera è magica!
Siamo ufficialmente in Asia!
G.7 – VENERDì 5: SAFRANBOLU – ANKARA – LAGO TUZ GOLU (407 KM)
Lasciamo la caserma dei vigili del fuoco verso le 7.00 sotto una leggera pioggerellina, e per le 11.00 abbiamo parcheggiato ad Ankara, capitale politica del paese, moderna, dai viali spaziosi e dalle splendide moschee. Lasciamo il van in un grande parcheggio a pagamento nei pressi del bellissimo Gençlik Parkı per 20 LT, poi a piedi raggiungiamo il Castello di Ankara, che visitiamo gratuitamente.
Il panorama dalla rocca è a 360° su questa metropoli proiettata verso il futuro, ma che conserva ancora mercati e zone più tradizionali, dove acquistiamo ottima frutta secca a prezzi molto bassi. Pranziamo molto bene con 165 LT in due al ristorante Ankaranın Meshur Döner & Köftecisi, appena fuori dalla Castle and Clock gate del castello.
Tornati con calma al camper ci rimettiamo in strada e per l’ora del tramonto siamo al centro visitatori del lago salato Tuz Golu (Tuz Gölü Tesisleri). L’ingresso è a pagamento (30LT a persona) e questo luogo naturalmente fantastico e surreale, con colori che vanno dall’azzurro cristallino al rosso, perde un po’ di magia a causa del sovraffollamento e dell’industria turistica che gli è stata costruita attorno.
Inoltre diversamente da quello che avevamo letto, il pernottamento nel parcheggio del centro è vietato, così proseguiamo per una sosta libera assolutamente solitaria, ventosa ma straordinaria sul ponte che collega le due sponde del lago. Chiediamo il permesso per entrare al custode della Koyuncu Tuz İşletmesi (Salt Industries).
Itinerario fai da te in Turchia: visitare la Cappadocia da soli
G.8 – TUZ GOLU – GOREME (224 km)
Il risveglio sul lago salato è tutto rosa. Facciamo colazione, ripercorriamo lo sterrato che ci porta sulle E90 e nel primo contro abitato per 600 LT facciamo gasolio e diamo una bella sciacquata al van che è tutto incrostato di sale! Poi raggiungiamo finalmente la Cappadocia e il castello di Uchisar, una grande fortezza scavata nella roccia di tufo sulla cui cima si ha una magnifica vista della valle. Paghiamo 20 LT per il parcheggio e 50 LT a persona per l’ingresso. La visita con pausa per assaggiare le pide appena sfornate ci occupa un’ora.
Eccoci al clou del viaggio. Cosa vedere assolutamente in Turchia in 10 giorni
Entrare in Cappadocia è come entrare in un sogno: è uno dei posti più incantevoli della terra, una meraviglia unica per quanto riguarda storia, arte e paesaggio, ricca di monumenti naturali a cui si è aggiunta quella degli uomini. Proseguiamo con il Goreme Open Air Museum, uno spettacolo di incredibile bellezza, un grande complesso monastico scavato nella roccia dei camini delle fate. Qui l’ingresso costa 150LT a persona e il parcheggio 15LT, ma l’accesso alla chiesa più grande (Karanlik Kilise) ha un costo a parte. Restiamo per meno di un’ora.
Proseguiamo verso il campeggio dove ci fermeremo per questa prima notte in Cappadocia, il Göreme Camping Aquapark. Confermiamo una piazzola poi il proprietario prenota per noi per domani mattina l’escursione in mongolfiera all’alba. Paghiamo 380€ in due in anticipo. Se preferisci prenotare l’escursione in mongolfiera in anticipo già dall’Italia, puoi prenotarla qui.
Proseguiamo poi per il Museo all’aperto di Zelve passando da Çavuşin e dalla Valle di Pasabag (anche Monks Valley, valle dei monaci. Qui non entriamo, ma ci fermiamo al visitor center a bere qualcosa davanti allo spettacolare panorama).
Nella Valle di Zelve, invece, i pinnacoli di tufo, le chiese affrescate, le città sotterranee sono stupende. Camminiamo per più di un’ora alla scoperta di un paesaggio lunare in uno scenario irreale che fa da sfondo ad incredibili opere dell’ingegno umano. Il biglietto (comprensivo anche dell’ingresso a Pasabag) costa 65LT a persona e il parcheggio 8LT. Torniamo al parcheggio e ci godiamo la piscina e un’ottima cena.
G.9 – DOMENICA 7: GOREME – ORTHAISAR (35 KM)
La giornata di oggi inizia presto! Alle 4.00 siamo, come da accordi, pronti al cancello del camping. Verso le 4.15 un minibus ci carica e ci porta fino al punto in cui partirà la nostra mongolfiera.
Quando inizia ad albeggiare, intorno alle 5.00, le mongolfiere lentamente si alzano, e alle 5.30 stiamo sorvolando anche noi la Cappadocia. L’esperienza è magica! Atterriamo poco lontano dal punto di partenza verso le 6.00, e dopo il tradizionale brindisi ci vengono consegnate le foto ufficiali, che acquistiamo con piacere.
Riaccompagnati in campeggio ci cambiamo e partiamo per l’escursione di 11 km che ci porterà, nel giro di 3 ore e mezza circa, a vedere il cuore di questa vallata da molti considerata la più bella della Cappadocia. Partiamo presto per evitare le ore più calde della giornata (direttamente dal camping), e tocchiamo la Red Valley, la Meskendir Valley e la Rose Valley con le loro rocce di formazione vulcanica dall’incredibile gamma cromatica.
Camminando attraverso frutteti e vigne raggiungiamo molte chiese rupestri, tra cui la Hacli Kilise (Cross Church), diversi view point e centinaia di storiche piccionaie. Qualcuna delle abitazioni rupestri è tutt’ora abitata, alcune di queste ora sono punti di ristoro presso cui ci riposiamo con una spremuta fresca. Questo è stato il nostro itinerario: scarica il tracciato GPX del percorso qui!
Cappadocia: cosa vedere in tre giorni
Rientriamo in tarda mattinata, poi usciamo dal camping e con il van attraversiamo la Valle di Devrent (o Imagination Valley), famosa per le sue formazioni rocciose a forma di animale. Arriviamo poi a Ortahisar, villaggio costruito attorno ad un colossale torrione di roccia, il Castello di Ortahisar.
Ci fermiamo un’oretta per pranzo, poi visitiamo il castello (mezz’ora circa), compriamo qualche souvenir e facciamo la spesa. Adesso siamo pronti per la sosta libera: raggiunto l’altopiano panoramico dopo il Kaya camping ci appostiamo per il tramonto.
In realtà credevamo che saremmo stato soli su questo cucuzzolo, ma intorno a noi c’è sempre qualcuno, tra cui ben due set allestiti per delle proposte di matrimonio, e molta gente del luogo che viene ad assistere al tramonto con barbecue, tavoli e sedie!
G.10 – LUNEDì 8: ORTHAISAR – SULTANHANI – KONYA (535 KM)
Anche oggi ci svegliamo all’alba: le mongolfiere stanno alzandosi attorno al nostro van e noi dobbiamo immortalarle! Finito lo shooting dormiamo ancora un po’, poi verso le 9 ci prepariamo e partiamo.
Prima tappa, la città sotterranea di Kaymakli, a 30km da Goreme. Si trova ad una profondità di 43 metri ed è di dimensioni impressionanti, tutta scavata a mano. Vale veramente una visita, che noi facciamo in autonomia in mezz’ora circa (100 LT a persona e 20 per il parcheggio, la guida in italiano ci chiede 45€)! E’ la più grande della regione con i suoi 8 livelli, di cui solo 4 visitabili, ma sufficienti per farsi un’idea della struttura: 5000 camere, cucine, magazzini e grandi camini!
Ci rimettiamo in strada: il paesaggio è desertico e suggestivo. Compriamo 1 kg di fragole per 25 LT da due ragazzini per strada, poi ripartiamo in direzione valle di Peristrema: ci fermiamo a Ilhara verso le 11.00. Paghiamo il parcheggio 25 LT e i ticket 90 a persona. Percorriamo i 400 gradini e una parte della valle in direzione Belisirma: è caldissimo e umido ma il canyon è scenografico, così come i villaggi trogloditici scavati sulle sue pareti.
Ci fermiamo per uno spuntino ad un bellissimo caffè con i tavoli su palafitte, il Tandirci Restauran. Tappa successiva, il caravanserraglio Sulthanhi, il più grande e ricco della Turchia. Parcheggiamo in strada: la visita è affascinante, veloce ed economica (10 LT a persona).
Ripartiamo per Konya e parcheggiamo Freddy nella grande piazza davanti all’Hilton, visitiamo il Panorama Museum (5 LT a persona) e poi raggiungiamo l’area camper gratuita Karatay Belediyesi Karavan Park dove ci registriamo e restiamo per la cena e la notte (massimo 3 notti).
Dalla Cappadocia al mare…
G.11 – KONYA – MANAVGAT (261 KM)
Dopo aver approfittato dei servizi dell’area camper torniamo in centro con il van. Visitiamo il Mevlana Museum (Mevlana Muzesi, ingresso gratis, capo coperto per le donne), dedicato al fondatore del movimento mistico dei “dervisci” danzanti, poi andiamo in centro e ci godiamo qualche ora di ottimi snack e shopping. Troviamo una città moderna, pulitissima e molto “vera”, lontana dai grandi afflussi turistici.
Rientrando ci fermiamo ad acquistare dei souvenir, e chiacchieriamo a lungo con il proprietario, che ci offre il “solito” the e… ospitalità per la notte a casa sua! Peccato che oggi abbiamo in programma di raggiungere il mare… torniamo al camper emozionati e ripartiamo in direzione Kizilot.
Attraversiamo zone montuose importanti con pendenze significative e passi fino a 1800 metri, che rallentano molto il nostro furgone d’annata! Ci fermiamo per una sosta in un’area di servizio, beviamo due cay e compriamo 1 kg di miele locale per 160 LT.
Arrivati a Kizilot ci rendiamo conto è impossibile trovare un accesso libero al mare: tutta la spiaggia è riservata a lussuosi resort. Ci spostiamo allora fino a Manavgat, dove secondo park4night c’è una zona sul mare adatta alla sosta libera (Sorgun Halk Plaji). La troviamo ed è bellissima: spiaggia enorme, attrezzature gratuite.
Parcheggiamo, andiamo al mare e torniamo per la doccia… ma la polizia ci bussa e avvisa che non possiamo fermarci per la notte! Ci spostiamo allora alla vicina area camper, che per fortuna ha un posto ancora libero (100 LT). Quando usciamo per cena, la spiaggia è straboccante di gente attrezzata con tappeti, tavoli e fornello. Non c’è più un posto libero! Mangiamo un delizioso piatto di pesce al Sonmez Alabalik Restaurant (170 LT) e poi rientriamo per una caldissima notte.
G.12 – MANAVGAT – ANTALYA – DEMRE (254 km)
Fortunatamente con le ventole al massimo abbiamo dormito bene. Sulla spiaggia c’è molta gente che ha passato la notte. Ci prepariamo e partiamo per Antalaya, per vedere le cascate del Duden: lungo la strada vediamo moltissimi hotel di un lusso esagerato!
Facciamo la spesa alla Migros locale, poi percorriamo un’altra serie di tratti montuosi. Ci fermiamo per una pausa, due gozleme e due cay in un’area di servizio grande ma stranamente deserta, spendendo molto più del solito! Arriviamo finalmente a Demre e ci dirigiamo subito al Andriake Camping.
Hanno posto per una notte, così prenotiamo la gita in barca alle rovine sommerse di Kekova (600 LT in due) per la mattina seguente. Poi ci godiamo la spiaggia: è immensa e deserta e il mare è pulito. Purtroppo però quando cala il sole le zanzare ci tormentano, così scegliamo di mangiamo nel camper rintanati dietro alle zanzariere!
…e dal mare alle terme!
G.13 – DEMRE – MYRIA (8 km)
Oggi alle 9.00, come da accordi, paghiamo (300 LT) e lasciamo il camper fuori dal campeggio. Alle 10.00 ci accompagnano fino alla barca. Alle 10.30 salpiamo, e dopo una navigazione tranquilla con avvistamento delle rovine dell’isola di Kekova, per le 11.30 siamo al Simena Castle. Potremmo visitare il castello (25 LT) ma preferiamo approfittare del tempo libero per fare il bagno nel mare straordinariamente blu.
Alle 13.00 ci servono il pranzo a bordo, incluso nel prezzo, ma il pesce costa 50 LT extra a persona. Per tutto il giorno alterniamo tuffi e panorami, e la sera rientrando possiamo fare il bagno tra le tartarughe caretta. Tornati sulla terraferma ci spostiamo alle vicine rovine di Myra (8 km), parcheggiamo di fronte all’ingresso chiedendo il permesso al gestore del ristorante, da cui beviamo una spremuta e contrattiamo una cena di pesce (340 LT).
Poi visitiamo i resti del teatro e delle tombe rupestri della civiltà Licia (90 LT a persona), uno spettacolo unico!
G.14 – MYRA – PAMUKKALE (314 KM)
Partiamo prestissimo dal parcheggio di Myra, carichiamo l’acqua nel van all’ingresso del sito e nel giro di poco tempo ci troviamo davanti a panorami bellissimi, percorrendo altopiani ricchi di pinete e alberi da frutto. Passiamo dal “paese del pomodoro” e ne approfittiamo per comprarne un kg per 10 TL! Dove vediamo molte auto ferme facciamo una sosta: per due gozleme, due cay e un kg di miele di pino paghiamo 160 LT.
Guidiamo dritti fino al parcheggio superiore di Hierapolis, patrimonio dell’UNESCO, e Pamukkale (si tratta in realtà di un unico sito). Paghiamo il parcheggio (60 LT per i minibus) e l’ingresso (200 LT a persona) e visitiamo il sito archeologico, veramente molto bello, poi le sorgenti termali di Pamukkale che ci deludono molto: leggi in questo articolo perchè.
Restiamo fino alle 19.00 circa poi raggiungiamo il parcheggio sotto l’ingresso, dove ci fermiamo per la cena e la notte.
G. 15 – PAMUKKALE – EFESO – SELCUK (210 KM)
Ci svegliamo dopo un’ottima notte: sono le 6.30 e intorno a noi, ancora una volta, si alzano le mongolfiere. Partiamo lasciando tranquille zone rurali, poi al primo grosso centro ci fermiamo a fare benzina e poi al supermercato a fare un po’ di spesa. Arrivati a Efeso (sito ufficiale), uno dei siti archeologici più belli del Mediterraneo, parcheggiamo all’ingresso superiore. Paghiamo il parcheggio (35 LT) e poi l’ingresso (200 LT a testa).
La visita è affascinante, ricca di edifici splendidi, e dura circa due ore. All’uscita pranziamo in camper, poi raggiunto il centro di Selcuck visitiamo la Basilica di San Giovanni il Battista (originario di Selçuk e sepolto sotto l’edificio religioso) e la rocca (100 LT) , poi il centro.
Giriamo il mercato poi ripartiamo, la direzione è il mare. Arriviamo sulla costa di Selcuck, in zona Pamucak beach: anche qui grandi hotel e spiagge lunghe, ma sporche. È sabato sera e ci sistemiamo in libera davanti al mare. Facciamo il bagno, una doccia e poi ceniamo nel camper: fuori c’è molto vento, eppure vediamo festeggiare compleanni e allestire banchetti in spiaggia che durano ore!
Itinerario fai da te in Turchia: mare, mare, mare!
G.16 – SELCUK – BURHANYE (283 km)
Questa notte è stata movimentata: c’è stato passaggio di auto e musica alta fino a tardi. Quando ci svegliamo infatti ci accorgiamo che la spiaggia è piena di auto, tende e gente che dorme. Purtroppo, c’è anche tanta spazzatura.
Per le 8.30 partiamo per Smirne, che raggiungiamo in un’oretta, ma ci occorre un’altra ora per orientarci e trovare un parcheggio non interrato, in cui possa entrare anche il nostro camper, alto quasi 3 metri. La zona però è bruttissima e ci spostiamo nuovamente verso la piazza principale dove troviamo un parcheggio a pagamento (c’è anche un camper che ha passato qui la notte).
Prendiamo uno spuntino in piazza, poi giriamo per il bazar dove facciamo un paio di acquisti, ma andiamo via abbastanza presto perché la città non ci entusiasma, la troviamo poco interessante e sporca. Alle 11.00 ripartiamo per Pergamo: parcheggiamo alla base della teleferica, paghiamo la salita (100 LT a persona) e l’ingresso (100 LT) e raggiungiamo l’Acropoli.
Il sito però in parte ci delude, è molto esteso ma trascurato, a tratti vediamo pezzi di mosaico tra le erbacce. Scendiamo percorrendolo fino all’ingresso sud tra escrementi di animali, terra e piante spinose. Ripartiamo dopo un’oretta e, attraversando un parco naturale molto bello, scendiamo fino al mare. Ci fermiamo in un parcheggio a pagamento davanti alla spiaggia in una località balneare molto graziosa e curatissima, Burhaniye (dopo aver chiesto il permesso ai parcheggiatori per via del cartello di divieto camper).
Ceniamo in uno dei molti locali con 230 LT, beviamo un chai davanti al mare e compriamo qualche souvenir. L’atmosfera è autentica e piacevolissima, il turismo solo locale. Torniamo al camper e ci addormentiamo con una temperatura fantastica.
G.17 -BURHANYE – CANAKKALE – GÜNEYLI (229 KM)
Stamattina, per la prima volta da quando siamo in Turchia, piove! Dopo un breve temporale partiamo e in un’ora circa raggiungiamo il sito storico dell’antica Troia. Paghiamo parcheggio (40 LT) e ingresso (100 LT a persona) e restiamo un’oretta a scoprire i resti, di cui pochi ricostruiti, di questa città antica 5000 anni. Nonostante questo il sito è comprensibile e affascinante.
Acquistiamo un (costoso!) souvenir poi ci dirigiamo verso i Dardanelli. Il nuovissimo ponte sospeso, il più lungo al mondo, è stato inaugurato pochi mesi fa dal presidente Erdogan ma è poco frequentato. Quando paghiamo il casello capiamo perché: 280 LT per pochi chilometri! Tornati ufficialmente in Europa raggiungiamo un piccolo paese di mare lontano dal turismo di massa, Güneyli.
Anche qui hanno qualche problema con la spazzatura, ma è tutto molto genuino e decisamente non affollato nè turistico. Parcheggiamo il camper davanti al mare e passiamo il resto della giornata tra lettino e ombrellone (costo 90 LT). Ceniamo in camper e ci addormentiamo con il rumore delle onde.
G.19 – GÜNEYLI – LOGKARI \ GR (353 KM)
Dopo un’ottima notte e quattro chiacchiere (si fa per dire, dato che non parliamo la stessa lingua!) con i vicini di roulotte ci prepariamo: oggi a malincuore lasceremo la Turchia! Finiamo le ultime 15 lire turche provando il gelato turco (strano, ma buono!). In un’oretta siamo al confine con la Grecia. Anche qui i controlli sono parecchi, ma in meno di un’ora siamo oltre confine. Paghiamo l’autostrada greca fino a quando vediamo una spiaggia che ci ispira in zona Logkari, dove ci sono altri camperisti. Ci fermiamo qui in sosta libera e ceniamo davanti al mare. Ci addormentiamo sotto un leggero temporale.
Rientro in Europa
G.20 – LOGKARI – IGOUMENITSA (429 KM)
Ultimi giorni di trasferimento. Ripartiamo e percorriamo la costa greca fino a Salonicco: l’autostrada è completamente priva di punti di interesse, ma non solo, non ci sono neanche benzinai o aree di sosta! Arriviamo per pranzo nei pressi di Siatista. Grazie a Google e pranziamo con 35,00€ in un ristorantino fantastico a base si specialità greche, Grabadika. Proseguendo il panorama migliora fino a quando arriviamo nella zona di Plataria, a Igoumenitsa.
Tutti i parcheggi mostrano cartelli di divieto di campeggio, così paghiamo per restare una notte nella recente area camper Camperstop Plataria (15,00€ esclusa la corrente). Passiamo il resto della giornata in spiaggia, e la sera ceniamo molto bene con 40,00€ al delizioso ristorante Kokosis.
G. 21 – IGOUMENITSA
Passiamo metà giornata in spiaggia, poi pranziamo in camper, lasciamo il camping e ci spostiamo in centro, dove ci aggiriamo per qualche ora tra vie stranamente deserte. Fa caldissimo: restiamo a lungo in un bar poi annoiati ci spostiamo con il furgone a Drepano beach.
Qui ci sono molte zone d’ombra per parcheggiare il van, e spiaggia e mare sono più belle che a Plataria! Beviamo qualcosa, poi parcheggiato il camper al porto ceniamo sul molo al buon ristorante Lithos (38,00€) Dopo una doccia ci mettiamo a dormire: attorno a noi altri camper e molti che hanno fatto il tour della Turchia in auto.
GG. 22/23 – IGOUMENITSA – VENEZIA – COMO
Alle 3.30 siamo in piedi e andiamo al porto nuovo (con difficoltà perché non ci sono indicazioni) e dopo un’ora e mezza di attesa riusciamo ad avere i biglietti. La nave parte con 2 ore e mezza di ritardo. La situazione a bordo è sovraffollata: il viaggio è lento, accumula altro ritardo. Non ci sono abbastanza poltrone per tutti, infatti in molti montano la tenda sul ponte. Finalmente dopo 29 ore interminabili sbarchiamo a Venezia: il nostro viaggio fai da te in Turchia di 15 giorni è finito!
Ciao, molto interessante il vostro viaggio, anche noi quest’anno pensavamo alla turchia, come alternativa alla scozia e irlanda del nord, l’anno scorso in albania abbiamo conosciuto altri camperisti come noi che arrivavano dalla turchia ed erano molto soddisfatti del viaggio,anche loro come noi viaggiatori solitari…GRAZIE.
Ciao Domenico, Grazie a te, che piacere ricevere il tuo messaggio! Quello in Turchia È stato davvero un viaggio pazzesco e sicuramente ve lo consiglio, a me piacerebbe moltissimo leggere del vostro in Albania, hai qualche articolo o profilo Instagram da consigliarmi?
La Turchia è un paese che mi ha sempre affascinata ed è nella top 5 dei posti che vorrei tanto visitare almeno una volta nella vita! Dato che sono anni che io e il mio compagno ne parliamo abbiamo scelto di inserirla nella lista delle possibili mete del nostro futuro viaggio di nozze. Il vostro itinerario sarà davvero prezioso, grazie mille!
Grazie a te cara Roby!!
Collocata in un tempo ideale tra l’antico ed il moderno, la Turchia merita una riflessione che non può ridursi solo ad una mera constatazione della sua bellezza ma deve andare oltre, concentrandosi sulla sua storia, sulle testimonianze anche archeologiche che vanno salvaguardate di più e sulla popolazione così armoniosa ed affabile.
Mi piacerebbe visitare la Turchia con quello spirito di libertà che caratterizza qualsiasi viaggio in camper.
Maria Domenica
Wow, ma che spettacolo il viaggio in giro per la Turchia in camper, per voi deve essere stata un’esperienza incredibile!
Sì assolutamente e penso che potrebbe piacer moltissimo anche a te!!
Itinerario pazzesco, descrizione incredible. Km dopo km è tutto documentato. Non sono da camper, anzi.. Ma tutte queste info sono oro per organizzare un viaggio anche in altro modo
Proprio così Mic. Potresti tranquillamente valutare volo + noleggio auto e seguire lo stesso itinerario!
Devo ammettere che non conoscevo affatto la Turchia ma grazie al programma Pechino Express quest’anno, ho avuto modo di conoscere più da vicino questa fantastica nazione e tutte le sue bellezze. Inoltre grazie alle tue foto ho avuto modo di scoprirne altre e mi hanno così catturato che mi piacerebbe visitare questa nazione, che non credevo fosse così bella
Ti confesso che ha stupito anche noi!!
Molto bello questo itinerario, devo ammettere che la Turchia come paese mi ha sempre ispirato per far un bel viaggio, ci penserò per il futuro.
Te lo consiglio assolutamente Sara!!