Benvenuti in Marocco, le mille e una notte a 3 ore dall’Italia!
Ci sono viaggi che spostano i tuoi parametri. È vero, tutti i viaggi a loro modo, un pochino lo fanno; ma alcuni hanno il potere di spostare i paletti dei tuoi criteri di valutazione più di altri, e per noi il Marocco è stato uno di questi.
Benvenuti in Marocco!
Quest’anno, alla vigilia del nostro viaggio estivo, come sempre gli amici ci hanno chiesto quale fosse la nostra destinazione. E sono rimasti tutti stupiti quando abbiamo risposto il Marocco!
“Ah, questa volta andate vicino!”
E’ vero, il Marocco è a sole tre ore di volo dall’Italia; non c’è fuso orario, non si rischia il jet lag, il costo dei voli è accessibile. Ma la distanza culturale, storica e paesaggistica tra questo Paese e l’Italia sono immense.
Il Marocco per noi è stato quel viaggio che ci ha aperto la mente e il cuore alla cultura araba, con le sue architetture da mille e una notte e il suo cibo saporito e delizioso. Ma soprattutto è stato capace di spazzare via i pregiudizi, come una folata di vento fa con la sabbia. Il Marocco è un Paese che ti scava dentro, lasciando qualcosa di indelebile.
Cosa ci è piaciuto del Marocco?
E’ facile dire che del Marocco ci è piaciuto tutto! Sicuramente le città imperiali come Fés e Marrakech sono imperdibili, ma quello che ti consigliamo noi è non fermarti qui. Noleggia una macchina, e poi allontanati dalle città. Lasciati incuriosire dai nomi scritti in piccolo sulla mappa, fermati nei villaggi senza nessuna attrazione turistica e compra il pane fresco o fatti preparare l’onnipresente spremuta d’arancia o un classico the alla menta.
Pagherai tutto pochissimo, ma soprattutto scoprirai che il Marocco è sicuro, e la gente del posto ha sempre piacere di avere ospite qualcuno che viene dal lontano. Vi capirete anche se loro parlano solo francese e arabo, e tu solo inglese e italiano come noi! Guiderai lentamente, perchè i villaggi sono poco predisposti al traffico, e tu vorrai vivere per qualche istante un po’ di vita marocchina, vedere gli artigiani al lavoro, salutare i bambini che ti vedono passare in auto. “Benvenuti in Marocco” è la frase che ti sentirai dire più spesso, magari seguito dal quel modo toccante di portarsi la mano al cuore subito dopo il saluto.
L’Atlante e le zone berbere
E’ qui che abbiamo trovato un Marocco autentico, emozionante, diverso. Case basse in terra rossa, pozzi, palme, rocce e ulivi. Il Marocco a sud ell’Atlante, la catena montuosa che attraversa il Paese, è così. Lo abbiamo capito già dalle prima costruzioni che abbiamo incontrato, dai bambini che aspettavano a bordo strada aspettando di vendere un cestino di fichi per pochi dirham. Poi abbiamo attraversato il deserto, abitato da dromedari e scorpioni, bello quanto (e forse di più) i deserti americani che abbiamo tanto amato.
Il Marocco ci ha conquistato come un innamorato fa con la propria amata. Con coccole e cortesia, cibo delizioso, panorami romantici, regali a cui sei del tutto impreparato. Come un fidanzato geloso, ci ha mostrato anche il peggio di sè, senza maschere. Povertà, analfabestismo, sporcizia, pessimo rapporto con la guida (in particolare con parcheggi e rotatorie!) e quei tentativi maldestri di fare qualche soldo in più con i turisti… ma nessuno è senza difetti, e certamente un Paese non è differente. In Marocco purtroppo manca una coscienza ecologica, la cultura della gestione dei rifiuti, e molte persone hanno situazioni di vita difficili.
Ci siamo confrontati con chi aveva voglia di dedicarci un po’ di tempo e raccontarci la sua realtà, e questo ha fatto parte della nostra esperienza, instensa e indimenticabile, di apertura verso una cultura totalmente diversa dalla nostra. Abbiamo raggiunto una nostra meta interiore, abbiamo fatto un percorso personale di crescita che ha cambiato le nostre priorità. Ecco perchè, per noi, il Marocco è stato una vera lezione di vita.
Grazie per avermi fatto conoscere questo pese ricco di storia e fascino. Mi piacerebbe tantissimo visitarlo.
E a me piacerebbe tornarci!!
Stiamo valutando proprio di andare in Marocco quest’anno, avendo appena fatto il passaporto!
La nostra idea è di raggiungere Marrakech senza spendere troppo con Ryanair e poi spostarci! Il tuo articolo ci torna quindi parecchio utile, grazie dei consigli!
Grazie Giulia, per qualsiasi altra info scrivi pure!!!
Il prossimo anno ci andrò anche io. Sono indecisa se scegliere marocco o tunisia. Mi ispirano tantissimo entrambi
La Tunisia purtroppo non l’ho visitata, ma per quanto riguarda il Marocco non posso che consigliartelo!!
Che bello il Marocco, prima o poi vorrei visitarlo… Leggere il tuo post mi è stato utile oltre che piacevole. Tutti ne parlano bene e ci credo… Secondo te, quale potrebbe essere il momento migliore per visitarlo? – Paolo
io ti consiglierei la primavera: ottime temperature, costi bassi, meno turisti!
Sono innamorata del Marocco, il viaggio di marzo mi ha veramente spostato i parametri, nonostante fossi abituata al contatto con culture diverse. E sapere che, a luglio, un aereo ripartiva con il mio posto vuoto mi ha spezzato il cuore. Leggendo queste righe, però, mi sono sentita a casa. Un abbraccio.
Mi spiace tantissimo che non sei riuscita a partire!!! Sono sicura che un altro viaggio in Marocco ti aspetta, e lo apprezzerai ancora di più!!
Il Marocco è uno dei luoghi più affascinanti ed accoglienti del nord Africa. La bellezza di Fés e Marrakech nonché la storia e le tradizioni di questa terra la rendono uno dei posti da visitare quanto prima. 🙂
Maria Domenica
Maria Domenica la penso come te!
Mio marito è del Marocco, ha origini berbere e io capisco benissimo quello che scrivi, grazie per aver condiviso i tuoi pensieri.
Davvero Sara? Che bello!!! Se tuo marito avesse voglia di lasciare un suo commento o una sua opinione qui sul blog ne saremmo felicissimi!!!
Ciao Nicoletta sono Khalid il marito di Sara. Ho letto il tuo breve racconto ma allo stesso tempo profondo e completo per descrivere il Marocco. Hai colto l’essenza di un paese che si affaccia sull’Europa ma mantiene ancora le sue tradizioni di centinaia di anni fa. Grazie al tuo viaggio e al tuo racconto molti altri potranno avvicinarsi alla cultura berbera, tanto lontana ma a sole 3 ore di volo,come hai detto bene tu. Buona continuazione, complimenti per il tuo blog e ti aspettiamo su Viaggi da Fotografare.
Grazie mille di essere passato Khalid, due settimane sono pochissime per pretendere di capire un Paese ma sono felice di aver colto sensazioni che condividi anche tu. Spero di tornare presto!